giovedì 24 gennaio 2013

Tathari: le origini


Questo è il nome con cui era indicata la città di Sassari in alcuni documenti.

Sassari diventa città importante e ricca e uno dei quattro giudicati della Sardegna. 

Con l'andar del tempo esce dai giudicati e accetta la protezione della città di Pisa (prima) e in seguito della città di Genova (battaglia della Meloria).

Pur rimanendo sotto l'influenza politica di Genova, Sassari diventa  comune e nel 1294 promulga gli statuti del libero comune, scritti in lingua sardo-logudorese.

E' in questo periodo che Sassari si circonda di mura che rimarranno intatte sino all'ottocento quando verranno abbattute per lo sviluppo di nuovi quartieri.


Intorno al 1300 arrivano gli aragonesi approfittando sia dei contrasti interni dei sassaresi sia delle liti tra i giudici di Arborea, i Doria e i Malaspina (Bosa), per entrare in possesso di Sassari e in questo periodo sorge il Castello Aragonese, distrutto poi nell'ottocento per gran parte delle mura.

Nel 1441 diventa sede vescovile e nel 1479, con il matrimonio di Ferdinando Il Cattolico con Isabella di Castiglia di Sassari, cade sotto il dominio spagnolo ed in poco tempo l'impoverimento porta la città alla decadenza.

Il Castello Aragonese

Tra il 1583 e il 1652, Sassari, viene saccheggiata più volte dai francesi ed è in questo periodo che scoppiano le prime grandi epidemie di peste.

Quella di Sassari è una storia segnata da dominazioni straniere, saccheggi e pestilenze, ma ad ogni evento tragico è seguita sempre una rinascita.



Sintesi dell'insegnante Giovanna Carta e degli alunni della classe 4° C.

Bibliografia "Sassari" di Enrico Costa, 1885 - Tipografia Azuni
Opuscoli del Comune di Sassari
Inserti del quotidiano "La Nuova Sardegna"


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